La rinoplastica estetica è il campo particolare della chirurgia plastica che consente di modellare la piramide nasale e di rimuovere gli inestetismi congeniti o acquisiti dal naso.
La rinoplastica è un vero e proprio atto chirurgico “artistico”. In effetti, la sequenza e le modalità dei singoli atti operatori non seguono uno schema rigido ma sono interpretati in modo diverso in base alla natura e alla sensibilità personale del chirurgo. La procedura – oltre alla esecuzione tecnica – è profondamente legata al concetto di bellezza ed armonia del chirurgo estetico. Quindi a seconda del chirurgo che esegue l’intervento – sempre a regola d’arte – i risultati possono variare anche sostanzialmente.
L’armonia del viso
La rinoplastica moderna non è finalizzata alla correzione della piramide nasale in quanto elemento con specifici inestetismi. La procedura è la conseguenza dello studio morfologico del volto del paziente candidato che – considerando le aspettative dello stesso – è caratterizzata dalla ricerca dell’armonia e coerenza nel viso.
Oggi l’intervento originale, finalizzato principalmente all’eliminazione del gibbo osteocartilagineo, rimane molto valido. Invece, le esigenze e le aspettative dei pazienti che oggi non sono più soddisfatti di avere un “naso più piccolo senza gobba” sono cambiate. Pertanto, la procedura di rinoplastica ha dovuto essere modificata. Gli strumenti sono diventati più delicati e precisi per facilitare cambiamenti sempre più sottili e specifici. Anche le procedure anestetiche sono state perfezionate e hanno permesso al chirurgo di eseguire anche la modellazione più piccola con assoluta tranquillità e il paziente non avverte alcun dolore durante o dopo l’operazione.
Ma soprattutto, la preparazione concettuale del chirurgo è stata sviluppata e personalizzata. Devi acquisire un senso “artistico” delle proporzioni che orienta il tuo lavoro verso quei canoni di bellezza ideale senza i quali anche il lavoro tecnicamente più accurato è vano.
La rinoplastica non è una semplice opera di alto artigianato, ma richiede un occhio che sappia identificare le più sottili disarmonie di cui oggi è richiesta la correzione. Questa sensibilità estetica può essere appresa e migliorata, ma certamente deriva da una predisposizione ed è per questo che non tutti i chirurghi plastici possono ottenere buoni risultati.